I Vincitori della Prima Edizione

Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al primo Concorso Premio Armando Piccini. Siamo lieti di annunciare i vincitori del Concorso, scelti dalla Giuria Internazionale, i quali saranno successivamente contattati direttamente dallo Studio Legale che ha supervisionato l’assoluto rispetto delle regole del Bando:

PRIMO PREMIO

Una spilla con due colibrì in volo, simmetricamente opposti. Si completano creando un cerchio, unendo la coda di uno al corpo dell'altro, così come il gioco di colori, tra oro bianco e giallo che si alternano, impreziosita nei dettagli da medi e piccoli rubini, smeraldi e diamanti. La spilla sarà realizzata dal traforo di lastre d'oro in vari spessori e colori, cesellando il corpo per dare sinuosità al metallo, creando ancora più profondità data dalle ali, rispettivamente su piani prospettici differenti. Ho voluto giocare sulla stilizzazione del disegno del trittico, mantenendo la morbidezza delle linee e snellendo la coda; valorizzando il gioiello non solo con le pietre, ma soprattutto grazie alla lavorazione a seta del corpo nonché alla presenza di granito come rifinitura delle ali e limitando l’uso delle pietre preziose solo per i dettagli. La lavorazione sul corpo, incisa con la ciappola rigata, e la scelta dei colori dell'oro richiamano lo stile fiorentino come omaggio a Firenze e all'arte che ancora oggi viene portata avanti con tradizione e amore. E’ una ricerca di equilibrio, che resta sospesa in volo come una danza chiudendosi in una forma circolare tra i becchi opposti dei colibrì. Apparentemente immobile ma in eterno movimento; ha lo sguardo rivolto in basso al passato e in alto al futuro. Poiché l’uno non può esistere senza l’altro. Anche la scelta delle pietre contrappone il rubino, simbolo di amore ardente, e lo smeraldo, simbolo di conoscenza. Questi ultimi sono anche colori complementari, per rimarcare ancora una volta la continua ricerca dell'equilibrio.

Primo Premio Armando Piccini

SECONDO PREMIO

La mia idea è nata dalle caratteristiche che appartengono al colibrì e al messaggio che un piccolo essere come questo può trasmettere. L’orecchino è formato dal corpo ottenuto da due lastre semi bombate saldate su una colonna vertebrale di filo più spesso in modo da lasciare davanti come una bocca aperta per permettere l’inserimento del gioiello nel lobo. Le due parti che lo compongono sono traforate in moduli geometrici, esagonali, perché una delle particolarità di questo volatile è che si nutre del polline dei fiori. Ho voluto infine aggiungere due tonalità di colore con la tecnica di smaltatura nelle parti vuote. Il corpo una volta inserito nel lobo viene trapassato sotto la pancia da un perno con saldata una zampetta in metallo e diamantini, che sarà infine fermato dietro da una farfallina. L’orecchino si sviluppa poi su tutto il padiglione dell’orecchio attraverso la testa (anch’essa ottenuta dallo stesso processo del corpo) semi mobile e il becco in metallo e diamanti in modo da creare un movimento naturale e armonioso. Quest’ultimo infine tiene un fiore che ho voluto rendere leggero traforando i quattro petali semi mobili tenuti da un castone con incassata una pietra in una chiusura a clips. Per finire ho voluto mettere una piuma tenuta da due anellini sottili saldati su una sottile struttura in metallo impernata al corpo per dare un senso di leggerezza e libertà alla persona che lo indossa.

Secondo Premio Armando Piccini

PREMIO SPECIALE ELISA TOZZI PICCINI

La progettazione è nata dallo studio preliminare della Casa Orafa Fratelli Piccini e del suo know-how nel panorama fiorentino ed internazionale. In un secondo momento dopo aver appreso le caratteristiche salienti del Brand, connubio tra alta gioielleria ed innovazione, sono approdata alla scoperta del Colibrì, volatile di grande fascino, ricco di significati e veicolo di speranza. Nel suo becco ho scelto di porre una goccia d’acqua riprodotta dall’utilizzo dell’acquamarina (taglio a goccia). Da qui è scaturita la domanda: può fare la differenza una goccia d’acqua nell’oceano? La risposta è sì, ce lo dimostra la leggenda del Colibrì, dove nonostante il suo piccolissimo apporto riesce a domare l’incendio nella foresta. Come? Dando l’esempio agli altri animali che, smossi dal vedere l’impegno del Colibrì nel portare l’acqua goccia dopo goccia per placare le fiamme, iniziarono a fare del proprio meglio riuscendo tutti insieme a spegnerlo. Per questo motivo ho deciso che l’anello doppio realizzato con la tecnica della cera persa, sarà in oro bianco Fare Trade in modo da garantire la completa tracciabilità nel rispetto dell’impatto ambientale che l’estrazione di questo materiale ha sulle persone e sul nostro pianeta. Una tematica importante ed attuale della quale bisogna farsi portavoce per sensibilizzare gli operatori del settore e gli acquirenti. Anche la forma dell’elaborato è capovolta e si sviluppa verso il centro della mano, proprio per invitare lo sguardo ad un nuovo concetto di forme e di pensiero. Le ali esili e potenti nella realtà, assumono nell’anello leggerezza attraverso il traforo a nido d’ape, perno della tradizione orafa Fiorentina. I colori sgargianti dal verde smeraldo ai viola dati dalla smaltatura conferiscono vivacità e rendono omaggio al piumaggio policromo del Colibrì.

Premio Speciale Elisa Tozzi Piccini